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Tragedia all'Ospedale Psichiatrico di Atene. Omicidio nella notte, solo 2 infermieri per 31 pazienti

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/03/2025

Global Nurse

 

Una terribile tragedia si è consumata nelle prime ore di mercoledì presso il reparto del decimo dipartimento psichiatrico per casi acuti dell'Ospedale Psichiatrico di Atene, a Dafni. Un paziente di 47 anni, ricoverato nella struttura, ha afferrato un pezzo di vetro rotto e ha ucciso una donna di 44 anni, che era stata ammessa il giorno precedente. Al momento dell'omicidio, nel reparto erano presenti solo due infermieri per gestire un totale di 31 pazienti.

Una situazione fuori controllo

Secondo le informazioni disponibili, l'aggressore aveva già un passato di violenza: era stato coinvolto in un altro omicidio all'interno della clinica psichiatrica dell'ospedale di Corfù e, prima di essere trasferito a Dafni, era stato detenuto nelle prigioni di Korydallos. Al momento del ricovero, condivideva una stanza con altri due pazienti.

Le stanze del reparto psichiatrico di Dafni sono tripli locali privi di misure di sicurezza specifiche, non solo per i pazienti ricoverati ai sensi dell'articolo 69 del Codice Penale, ma anche per persone affette da dipendenze, iperattività e gravi malattie mentali che potrebbero risultare pericolose.

Attualmente, all'interno della struttura, si trovano 41 pazienti ricoverati in base all'articolo 69, di cui 16 sono ospitati in strutture fuori dall'ospedale. Secondo i dati della Federazione Panellenica dei Lavoratori degli Ospedali Pubblici (POEDIN), circa 200 pazienti sottoposti a questa misura sono ricoverati in ospedali psichiatrici e reparti psichiatrici di ospedali generali in tutto il paese.

La posizione del Ministro della Salute

Il Ministro della Salute, Adonis Georgiadis, ha dichiarato questa mattina alla radio SKAI che il reparto dove è avvenuto l'omicidio era stato ristrutturato solo tre mesi fa e non vi erano problemi strutturali o di malfunzionamento. Tuttavia, ha confermato che è stata avviata un'indagine interna e che la procura sta conducendo ulteriori accertamenti sul tragico evento.

Georgiadis ha sottolineato che la decisione su dove collocare i pazienti spetta ai medici curanti e che esistono livelli di sicurezza differenti a seconda dei casi. Ha anche precisato che, in questo specifico episodio, il reparto di sicurezza dell'ospedale era vuoto.

Emergenza sovraffollamento e carenza di personale

Il Ministro ha infine riconosciuto che il sistema sanitario nazionale (NHS) è gravato da un problema di sovraffollamento negli ospedali psichiatrici e da una cronica carenza di personale, in particolare di infermieri. Attualmente, il NHS si trova a gestire circa 85.000 casi al giorno, una pressione che mette a dura prova la qualità dell'assistenza sanitaria fornita ai pazienti più vulnerabili.

Questo tragico episodio evidenzia le criticità del sistema di assistenza psichiatrica in Grecia, ponendo urgenti interrogativi sulla sicurezza nelle strutture, sulla gestione del personale e sulla necessità di riforme per garantire cure adeguate e protezione sia ai pazienti che agli operatori sanitari.