Manovra, ritirata la norma sul riscatto della laurea: ecco come cambia il testo
È stata eliminata dal testo della manovra la disposizione che avrebbe ridotto, a partire dal 2031, il valore del riscatto della laurea ai fini dell’accesso alla pensione anticipata. La misura, inizialmente annunciata durante il dibattito parlamentare e successivamente confermata in sede governativa, non compare nell’emendamento depositato in Commissione Bilancio.
Il nuovo testo esclude gli interventi sulle pensioni, compresi quelli relativi al riscatto degli anni di studio universitari, mentre restano in vigore altre misure, tra cui l’iperammortamento e la rimodulazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Confermata invece la disposizione che prevede l’allungamento delle cosiddette “finestre mobili” per l’uscita anticipata dal lavoro.
La disposizione cancellata prevedeva che il riscatto della laurea breve contribuisse in misura ridotta al raggiungimento dei requisiti per il prepensionamento. L’obiettivo era quello di contenere eventuali squilibri di spesa legati all’andamento della previdenza complementare. In alternativa, erano state valutate altre ipotesi di copertura finanziaria, che tuttavia non hanno trovato convergenza.
Il confronto sulla riforma previdenziale resta aperto e proseguirà nel corso dell’esame parlamentare, con l’obiettivo di definire un assetto definitivo prima dell’approvazione finale della legge di bilancio.
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