Pensioni: addio a Quota 100 ed opzione donna. Ecco cosa prevede il Governo
Il Governo ha approvato il Dpb, il Documento programmatico di bilancio (Dpb) che disegna la cornice della manovra, che sarà approvata dall’esecutivo nei prossimi giorni e dovrebbe essere di almeno 23 miliardi.
Tra le misure previste, il taglio del Cuneo Fiscale e riduzione della pressione fiscale, per i quali sono stati messi a disposizione 9 miliardi; il Fondo sanitario nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. In totale, la dotazione al settore sanitario dovrebbe ammontare a 4 miliardi e comprendere il finanziamento di 12mila borse di studio in più destinate a specializzandi e 2 miliardi destinati al piano anti-covid.
Per quanto riguarda il nodo delle pensioni, non sembra essere prevista nessuna proroga per Quota 100 e Opzione Donna (cioè l’uscita a 58-59 anni con 35 di contributi e il ricalcolo dell’assegno col contributivo (quindi un taglio del 30%).
Si va invece verso Quota 102 nel 2022, per poi passare a quota 104 l’anno successivo, nel 2023. In sintesi, con quota 102 si può ambire alla pensione a 64 anni, con 38 di contributi all’attivo. Con quota 104 l’asticella dei requisiti salirebbe di due anni.
Riforma ammortizzatori e congedo paternità 10 giorni strutturale
La prossima manovra renderà strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. È quanto ha chiarito la nota di Palazzo Chigi, pubblicata al termine del Cdm. Con la manovra inoltre «si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali».