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Sono idoneo a fare il turno di notte? La visita medica per accertarlo

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/02/2024 vai ai commenti

FormazioneProfessione e lavoro

Siamo lieti di presentarvi "InfermiereNotturno", la vostra risorsa professionale nella sezione formazione, dedicata alla pratica infermieristica notturna. Questa rubrica, che sarà disponibile ogni lunedì, mercoledì e venerdì, fornirà approfondimenti specializzati su aspetti chiave della vostra professione.

Il medico del lavoro assume un ruolo cruciale nella tutela della salute dei lavoratori notturni, come prescritto dalla normativa vigente. Secondo le disposizioni in materia, è tenuto a condurre visite mediche preventive e periodiche, con una frequenza almeno biennale, al fine di accertare l'idoneità dei lavoratori notturni e di individuare eventuali controindicazioni legate a tale tipologia di lavoro.

Inoltre, il medico deve essere disponibile per visite straordinarie richieste dal lavoratore stesso, qualora ritenga che ci siano rischi professionali o condizioni di salute che possono essere influenzate dall'attività lavorativa. È inoltre obbligato a condurre una visita medica prima del rientro al lavoro dopo un'assenza per motivi di salute prolungata, superiore ai sessanta giorni consecutivi, per verificare l'idoneità del lavoratore alla mansione.

Le visite mediche possono essere effettuate sia da medici delle strutture sanitarie pubbliche che dal medico competente, se nominato dal datore di lavoro. Tuttavia, la normativa sembra suggerire che nel caso in cui il lavoro notturno sia l'unico rischio professionale riportato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), il datore di lavoro possa affidare la sorveglianza sanitaria anche a medici delle strutture sanitarie pubbliche, senza necessariamente essere un medico competente e senza aver effettuato un sopralluogo nell'ambiente di lavoro o partecipato alla valutazione del rischio.

Se il medico del lavoro o le strutture sanitarie pubbliche accertano che il lavoratore non è idoneo al lavoro notturno per motivi di salute, sarà assegnato al lavoro diurno. Questo implica che il medico del lavoro deve condurre una valutazione attenta delle condizioni lavorative e dello stato di salute del lavoratore, basata su una conoscenza approfondita dell'ambiente lavorativo e delle condizioni fisiche e psicologiche del lavoratore.

La valutazione dell'idoneità al lavoro notturno deve quindi seguire un processo logico-valutativo, che comprende la valutazione del lavoro e dell'ambiente, la valutazione delle condizioni psico-fisiche del lavoratore, il confronto e l'interazione tra i due aspetti, la formulazione del giudizio e infine la scelta dei provvedimenti per tutelare la salute del lavoratore.

L’anamnesi è volta a prendere in considerazione le condizioni fisiopatologiche del lavoratore che gli impediscono di lavorare di notte o che potrebbero peggiorare a causa del lavoro notturno.

 

Per quanto riguarda la valutazione fisica delle condizioni del lavoratore, va fatta  una accurata visita medica durante la quale vanno rilevati alcuni parametri, la cui utilità verrà discussa in seguito: pressione arteriosa, altezza, peso, circonferenza addome.

Si ritiene utile effettuare anche un ECG di base per valutare la presenza di aritmie.

da

Bibliografia: Coperato A (2016) Lavoro a turni e notturno: valutazione dei rischio e sorveglianza sanitaria

 

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