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Dieta Metabolica. 4 settimane per tornare in forma?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/04/2023 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

📣🍽️ Ecco a voi il nuovo aggiornamento della sezione Professioni e lavoro, studi e analisi! 🌞

Con l'estate alle porte, abbiamo pensato di offrirvi 9 stili di alimentazione diversi, 10 diete che forse pensavate di conoscere già, ma anche dieci modi di comportarsi a tavola, con benefici e controindicazioni, per avvicinarvi al cibo in modo più consapevole. 

Non dimenticate che la rubrica ha solo uno scopo informativo: vi sconsigliamo di improvvisarvi dietologi fai da te! Rivolgetevi sempre ad un professionista.

Cosa aspettate? Scoprite subito i nostri consigli! 
🍉🍓🍇 #alimentazioneconsapevole #benessere #estate2023

giovedì 9 marzo -Dieta Mediterranea

giovedì 16 marzo - Dukan

giovedì 23 Marzo - Detox

giovedì 30 marzo - Paleo

giovedì 6 aprile - Chetogenica

govedì 13 aprile - Plank

giovedì 20 aprile - Metabolica

giovedì 27 aprile - Gruppo sanguigno

giovedì 4 maggio - Zona

 

 

La dieta metabolica si basa su un ridotto apporto dei carboidrati, fonte energetica immediata, in modo da costringere l’organismo a recuperare l’energia necessaria per l’attività dalla combustione dei grassi.

Ideata dal Dott. Mauro di Pasquale, medico canadese ma di origini italiane, garantisce la riduzione della massa grassa in un mese.

 

Come funziona

La dieta metabolica è caratterizzata da due fasi.

Prima fase: dura 4 settimane. Si tratta di un periodo di prova in cui occorre prestare attenzione al proprio corpo per capire come questo reagisca in seguito all’assunzione di piccole dosi di carboidrati. E’ suddivisa in due cicli da 12 giorni di carico, cioè con pochissimi carboidrati e molti grassi, seguiti da 2 giorni di scarico con molti carboidrati.

Nel periodo di scarico possono essere assunti solo 30 grammi, o comunque la minima dose di carboidrati stabilita in precedenza e, il 50-60% di grassi e il 30-40% di proteine. Nei due giorni di scarico, è previsto un consumo maggiore di carboidrati, tra  il 35-55%,  rispetto ai grassi (20-40%) e alle proteine (15-30%).

Seconda fase: dura 1 settimana, di cui 5 giorni di carico e due di scarico.

 

Le controindicazioni

Anche questo è un regime alimentare estremizzato. La drastica riduzione dei carboidrati, porta alla formazione dei corpi chetonici con conseguente stanchezza cronica, nausea, mal di testa. Ed ancora, l’apporto di grassi saturi e grassi trans, con ampio spazio al consumo di formaggio e di carni al alto contenuto proteico e lipidico (pancetta affumicata, salsiccia, maionese, burro, uova ecc), è fattore di rischio per alcune forme di tumore e per lo sviluppo di aterosclerosi.

Va poi considerato che giocare con i carboidrati, significa scherzare con l’insulina l’ormone secreto dal pancreas che regola il livello degli zuccheri nel sangue. 

Nel periodo di carico c’è una ridotta stimolazione insulinica dovuta ai grassi e alle proteine, per poi passare alla fase di carico con una dose eccessiva di carboidrati che stimola il pancreas a produrre l’ormone.

Tutto ciò è da evitare in soggetti diabetici che presentano una già compromessa funzionalità dell’insulina e del pancreas.